23Mar, 2022
Oggi voglio parlare di poke, questo piatto sconosciuto fino a un paio di anni fa, è diventato oggi uno dei cibi fast food più richiesti e consumati. Il piatto nasce, come pasto povero della cucina hawaiana, oggi di povero ha mantenuto poco o nulla nel vecchio continente, dove, a meno di dieci euro a ciotola, fatichi a trovarlo, ma una volta si trattava di un pasto misero, una ciotola con dentro scarti tagliuzzati a dadini di pesce crudo, insaporiti con sale marino, spezie e alghe, nulla più.
Il fascino del poke credo derivi da due fattori, il primo calorico, il secondo visivo. Infatti questo piatto unico, per sua natura è molto salutare e questo crea un appeal fortissimo in tutte quelle persone che si dissociavano dal fast food per associazione di questo al yankee food e che ora finalmente hanno trovato ciò che fa per loro: un piatto pronto che mette d’accordo gusto e calorie.
Il secondo aspetto è l’estetica. L’occhio vuole sempre la sua parte e il poke è bello a vedersi. Il poke è colorato, è gioioso, è solare. A seconda degli ingredienti può essere più o meno ricco di colore, ma in generale sarà per il verde acceso delle alghe, per il colore giallo della quinoa o per il rosa del salmone, il colore non manca e questo si sa in cucina paga, ce lo dicono tutti i grandi chef!